Nasce “Montagne Italia” la fondazione per i progetti di sviluppo nei territori montani

Perseguire ogni azione diretta a favorire la crescita e lo sviluppo sostenibile delle aree montane italiane.

E’ questo l’obiettivo prioritario della Fondazione Montagne Italia (F.M.I.), strumento operativo a cui Federbim e Uncem hanno dato vita mettendo insieme patrimonio, risorse, competenze e reti territoriali.

La costituzione della Fondazione, che arriva sulla scorta dell’integrazione con Anci, ha avuto il via libera del Consiglio nazionale dell’Uncem del 25 luglio e quello dell’Assemblea straordinaria di Federbim del 31 luglio 2014.

F.M.I. si muoverà per assicurare alle comunità locali delle montagne italiane il massimo sostegno nei progetti di sviluppo, di formazione e di ricerca sul territorio, in quanto – come recita l’atto costitutivo – si pone quale punto di riferimento di tutti i soggetti istituzionali, economici e sociali che vivono nelle zone montane. La sua natura giuridica permetterà di semplificare le procedure e ottimizzare i tempi di intervento.

Sottolineano il Presidente di Federbim Carlo Personeni e il Presidente di Uncem, on. Enrico Borghi: “La Fondazione arricchirà i territori montani di uno strumento moderno e indispensabile per essere sempre più aggiornati e adeguati alle nuove esigenze cui siamo chiamati dai nuovi corsi istituzionali.

La funzione principale sarà quella di promuovere lo sviluppo dei territori montani, innescando tutte le opportunità provenienti dalle risorse comunitarie nazionali e locali per il progresso dei territori montani, con particolare riferimento alla green economy e allo sviluppo sostenibile”.

D’altra parte “l’agenda per le aree montane che abbiamo davanti è ricca di opportunità. Dai fondi per lo sviluppo rurale alla legge per i piccoli comuni e aree interne al collegato ambientale sono molti i provvedimenti che creano spazi di intervento per le nostre aree guardando anche alla nuova fase delle programmazioni comunitarie con un’ottica di integrazione con Anci e dentro al nuovo assetto della rappresentanza delle autonomie locali”.


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