14 Giugno 2023

racCONTA LA MONTAGNA, si è conclusa la sesta edizione della rassegna letteraria dedicata alla montagna

Con il libro “L’uomo che guardava la montagna” di  Massimo Calvi, dello scorso 24 Maggio 2023 si è chiusa la sesta edizione di racCONTA LA MONTAGNA. La rassegna, nata per ricordare Alida Bruni, amica e collaboratrice dell’Università della Montagna, infatti era iniziata l’11 dicembre 2017 in occasione di Cime a Milano.

Anche quest’anno abbiamo iniziato con un autore non vivente che è stato presentato da Albino Marco Ferrari che ha ripercorso l’opera “Arboreto salvatico” di Mario Rigoni Stern il 25 ottobre, mentre il 26 sera al cinema San Giovanni Bosco di Edolo si è svolta la tavola rotonda con Marco Albino Ferrari, Giuseppe Mendicino e Loïc Seron avente per tema “La vita, le opere e il territorio di Mario Rigoni Stern”. Di seguito la serata è stata chiusa con la proiezione delle fotografie di Loïc Seron che avevano come titolo “Altopiano. Escursioni nell’opera e nel paesaggio di Mario Rigoni Stern” e in conclusione la proiezione del documentario “Il sergente dell’altopiano” di Federico Massa e Tommaso Brugin.

Come inizialmente ci eravamo promessi il nostro intento era quello di leggere e far leggere libri confrontandoci con autori che raccontavano una montagna priva dell’eroismo delle grandi ascensioni o di una frequentazione (uso?) eccessivamente atletica del territorio montano. Volevamo anche rifuggire da stereotipi che affondano nel folclore, nel kitsch, nel vernacolare. Ovvero quel tipo di storie che rappresentano il montanaro buono, lavoratore e comunque emarginato dalla contemporaneità, in sostanza volevamo rifuggire anche dal racconto di una montagna come un’area utile solo per il tempo libero e il divertimento del cittadino.

Pensavamo che l’attenzione potesse, e possa anche per il futuro, essere volta soprattutto a testi che ricercano nuovi significati, più complessi e articolati del vivere e sentire la Montagna. Libri legati alla frequentazione di questo ambiente che deve essere al contempo normale ed eccezionale, luogo della meraviglia e del riposo del corpo ma nel contempo spazio abitato, equilibrato, sostenibile per chi vi abita e in genere per tutti.  Libri che parlano di una nuova montagna perché raccontano di nuovi montanari.

Abbiamo incontrato autori e libri ove la storia si incontra con la Storia e si coniuga con la fantasia come il 22 novembre con Matteo Melchiorre un autore già conosciuto dagli studenti e dal pubblico di racCONTA LA MONTAGNA per aver portato a Edolo il suo libro “La via di Schener. Un’esplorazione storica nelle Alpi”, che quest’anno ci ha parlato del suo ultimo libro, “Il Duca”.
Una storia ambientata in un paese di montagna Vallorgana, che ha per personaggio parlante Il Duca, l’ultimo, almeno fino ai fatti raccontati, di una casata di nobili, i Cimamonte, che in quel paese hanno possedimenti e un castello. Alterne vicende che hanno come sottofondo centrale le problematiche del ritornare e il fermarsi in montagna.

Alcuni libri hanno interessato, come è naturale per una scuola di agraria, anche il modo vegetale. È avvenuto il 14 Dicembre con La foglia di Fico” di Antonio Pascale che ha trattato preziose, sapienti lezioni e nozioni di botanica e di arboricoltura, 11 alberi per 10 racconti che hanno interessato, come è naturale per una scuola di agraria, anche il modo vegetale, con i nuovi e appassionanti interrogativi filosofici, considerazioni di umanità e sull’ esistenza, sul senso delle cose e della vita, sul valore dei sentimenti.  Il tutto supportato da letture e esperienze vissute.

Così pure il 15 Febbraio con “Bjula delle betulle” di Gian Luca Favetto. Bjula in piemontese, betulla in italiano è l’albero inseguito nei numerosi paesaggi di mezzo mondo raccontati nel libro. Perché non potete ignorare, ce lo ha raccontato molto bene Stefano Mancuso, gli alberi viaggiano, le betulle dice Gian Luca “attecchiscono ovunque, vanno, volano, i semi appena trovano spazio s’infilano e crescono”.  “Le betulle sono alberi in cammino”.

Alberto Grandi il  29 Marzo  affronta un tema di grande attualità perché affronta in termini storici  il tema dei cambiamenti climatici con il suo saggio L’incredibile storia della neve e della sua scomparsa. Dalle civiltà mesopotamiche al frigorifero, dal cocktail all’emergenza climatica”.
Vi sono libri che raccontano la Storia attraverso piccole storie, quelle di segmenti economici o sociali del nostro vivere. Sappiamo da tempo che uno di questi segmenti è sicuramente il cibo e la cucina. Ma del cibo e della cucina scegliere un componente o meglio un modo di trattamento del cibo, che nel tempo è divenuto esso stesso cibo, è sicuramente impresa più ardua. Se poi questo componente fosse il sale o le spezie, tutti sappiamo quanto questi complementi siano stati importanti da sempre nella storia dell’uomo, ma il ghiaccio…

Non mancano nella rassegna del 22/23, come in altre edizioni libri ambientati non sulle Alpi. Ma con La Montagna di fuoco” di Leonardo Caffo il 19 Aprile andiamo oltre gli Appennini e approdiamo in Sicilia.
Etna luogo fisico, con la sua natura aspra e potente, ma anche luogo mentale, spirituale; spazio della Terra e della memoria che racchiude tutta la vita di chi è nato e cresciuto sotto la sua ombra. Sono le parole di Leonardo Caffo attraverso uno scambio epistolare tra l’Uomo-filosofo e la Montagna di fuoco, che è un primo passo nella costruzione di quella ‘psicofisiologia degli ecosistemi’ ipotizzata da Sylvain Tesson.

Ritorniamo ad una storia di fantasia con l’ultimo libro della rassegna il 24 Maggio quando ospitiamo Massimo Calvi che ci fa conoscere “L’uomo che guardava la montagna”. Una storia molto particolare ove da un lato per la montagna raccontano il torrente, le baite, le rocce, gli alberi e i prati, e in questo modo la montagna offre allo sguardo il suo paesaggio, dall’altro l’uomo riempie questo nudo mondo di incontri, giochi, affetti, sentimenti, vita, sogni quasi a dire che non può esistere paesaggio se non quello che con l’uomo convive., quello che intreccia cose e vissuto. Quello che diventa quindi ricordo, nostalgia, gioia, tristezza, paura, esperienza, immanenza: ovvero vita.

Fino qui il programma ufficiale della sesta edizione di racCONTA LA MONTAGNA, ma quest’anno ci siamo permessi una uscita finale ancora da effettuare con ben due libri. Il primo “Sul Sentiero Dei Piccoli Maestri. Un pellegrinaggio civile nel centenario della nascita dello scrittore in onore di Luigi Meneghello presentato dalla curatrice Chiara Visentin e “ I giorni veri” di Giovanna Zangrandi presentato da Giuseppe Mendicino.

I libri raccontano la vita di una donna e un uomo antifascisti che scrivono la loro esperienza nella resistenza. Dove meglio che in Mortirolo potevamo raccontare queste storie?  Venerdì 16 giugno siamo infatti saliti in Mortirolo, luogo della storia Camuna e nazionale ove altri uomini e donne hanno contribuito alla nostra liberazione, lo abbiamo fatto per per raccontare e ricordare donne e uomini che hanno vissuto gli stessi ideali.

Passiamo infine  ad alcuni dati e ai ringraziamenti. In questo sesto anno della rassegna gli appuntamenti di racCONTA LA MONTAGNA hanno coinvolto più di 380 partecipanti (223 in presenza, 158 in videoconferenza), con una media di 47 partecipanti a incontro che ringraziamo per la loro passione e frequentazione al portale di UNIMONT.

Ringraziamo coloro che hanno contributo e supportato questa edizione di racCONTA LA MONTAGNA: Comune di Edolo, Sistema Bibliotecario di Valle CamonicaCassa Rurale Val di Sole, Federbim, Fondazione ASM, Fondazione Cariplo e Valle Camonica Servizi.

Dopo le presentazioni dei libri è ripreso l’incontro tra i lettori e i produttori di specialità enogastronomiche della nostra montagna. Infatti, alla fine di ogni incontro, il Consorzio per la Tutela del Formaggio Silter Camuno-Sebino,  il Consorzio di Vini della Val Camonica  e L’associazione del Mais Nero Spinoso, Forneria Salvetti ai quali va il nostro ringraziamento, ci hanno fatto degustare le loro squisite specialità, a dimostrazione di una montagna e di una Valle che lavora, promuove e innova anche nel settore enogastronomico.


Arch. Claudio Gasparotti
Ideatore e coordinatore della rassegna racCONTA LA MONTAGNA

 

Ringraziamo l’arch. Claudio Gasparotti per la passione e il grande impegno con i quali, da 6 anni, porta avanti la rassegna “racCONTA LA MONTAGNA”, iniziativa che ha coinvolto importanti autori e ha stimolato la passione per la lettura dei nostri studenti e non solo.

Anna Giorgi e il Team UNIMONT – Università degli Studi di Milano

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