Gli effetti catastrofici generati dai cambiamenti climatici sono allo stato attuale più che mai visibili e le conseguenze sono già oggi devastanti in termini di disastri ambientali, stravolgimenti del territorio, problemi sociali ed economici. L’incremento significativo delle temperature si ripercuote inesorabilmente sui fenomeni atmosferici che risultano sempre più estremi anche sul territorio della Valle Seriana. Violenti nubifragi estivi in grado di scaricare in poche ore l’equivalente di una precipitazione mensile, tempeste di vento capaci di abbattere in qualche secondo intere foreste e ondate di calore estreme: sono alcuni esempi di questo importante cambiamento climatico in atto. Solo interventi di riduzione delle fonti fossili combinate a interventi di mitigazione degli impatti climatici attraverso una maggiore attenzione alla cura del territorio e prevenzione al dissesto idrogeologico potranno mitigare questo cambiamento epocale.
La Valle Seriana risulta esposta a una varietà di fenomeni indicati come rilevanti per l’insieme del territorio regionale dal “Rapporto di sintesi della Strategia Regionale di adattamento ai cambiamenti climatici (SRACC)”. In particolare, fenomeni quali un aumento di frequenza e intensità di piene e alluvioni e, più complessivamente, di manifestazioni legate al rischio idrogeologico, riduzione del flusso vitale minimo per i torrenti, innalzamento del limite delle nevicate, siccità e incendi boschivi, sono di particolare rilievo per il territorio.
Per far fronte a questa situazione di rischio e vulnerabilità, la Comunità Montana Valle Seriana in partenariato con Parco delle Orobie Bergamasche, Cooperativa Eliante, Università degli Studi di Milano, ha sottomesso nel 2023 una proposta progettuale intitolata “RiForestAzione, all’interno del bando “Strategia Clima” finanziato da Fondazione Cariplo. Con questo bando e in generale con il progetto “F2C – Fondazione Cariplo per il Clima”, Fondazione Cariplo intende contrastare gli effetti negativi dei CC a livello locale. Attraverso l’elaborazione di STC, Fondazione Cariplo promuove la mitigazione e l’adattamento ai CC tramite interventi per diminuire le emissioni climalteranti, attenuare gli impatti dei fenomeni meteorologici estremi e incrementare il capitale naturale e le attività di sensibilizzazione.
La peculiarità della STC- RiForestAzione è il ruolo chiave giocato dall’ecosistema forestale nell’adattamento e nella mitigazione al CC. Il bosco svolge una importante funzione di stoccaggio di anidride carbonica, di azione anti-erosiva e di stabilizzante del suolo, generando benefici anche sull’assorbimento e il lento rilascio delle piogge e sulla qualità delle acque. Il sistema forestale della Valle Seriana svolge un ruolo importante nei processi e nelle politiche di tran- sizione climatica, in funzione dei servizi ecosistemici che offre a vantaggio della mitigazione, dell’adattamento, della protezione dal rischio idrogeologico, e delle funzioni produttive e non produttive a vantaggio della bioeconomia e delle comunità locali. In un contesto di crisi climatica, declino della biodiversità, e cambiamenti nel tessuto socioe- conomico montano, la conservazione di queste foreste e dei benefici che offrono dipende in modo cruciale dall’ado- zione di strategie di gestione e pianificazione forestale “climaticamente intelligente”, in particolare volte a ridurre la loro crescente esposizione ai rischi di incendi ed eventi estremi, che possono compromettere la loro stabilità e fun- zionalità. Il sistema forestale della valle rappresenta quindi un pilastro della STC, che mira a valorizzare e proteggere il patrimonio boschivo, integrando misure di conservazione e gestione sostenibile che verranno dettagliate nei capi- toli successivi.
Per generare un impatto positivo sull’ambiente, sulla società e sull’economia la STC si compone di cinque fasi che corrispondono anche alle fasi del ciclo di adattamento al cambiamento climatico.
1. La prima fase è dedicata alla creazione di un terreno fertile per lo sviluppo della STC. Questa fase consiste nell’ottenere il supporto politico e istituzionale necessario a far sì che la strategia si sviluppi. La STC è prima di tutto una strategia politica che mira a trasformare il territorio di progetto in una realtà resiliente. Questo richiede un impegno istituzionale e politico e delle amministrazioni, ma anche di una vasta rete di attori che in maniera diretta e indiretta sono chiamati a lavorare per la realizzazione delle azioni della strategia.
2. La seconda fase consiste nella valutazione approfondita degli impatti, delle vulnerabilità e dei rischi attuali e futuri legati al clima, valutando la capacità adattiva dei sistemi umani di essere resilienti agli impatti nega- tivi del CC. Questo lavora implica una conoscenza approfondita dal contesto legislativo e territoriale esi- stente e anche delle tendenze climatiche correnti e future.
3. La terza fase consiste nel definire una visione, degli obiettivi e nella identificazione delle azioni innovative, fattibili e realizzabili nel medio-lungo termine. La fase dell’identificazione e della valutazione delle azioni da intraprendere costituisce il cuore della STC ed è il presupposto per la fase di implementazione delle opzioni di adattamento e mitigazione.
4. La quarta fase consiste nell’implementazione delle azioni di transizione climatica da realizzarsi sul territorio con la collaborazione dei partner di progetto e degli attori e organizzazioni che operano e lavorano nel ter- ritorio.
5. La quinta fase consiste nel monitoraggio dell’implementazione della STC, basato sul calcalo di indicatori ag- giornati, misurabili, raggiungibili e realistici e dei loro target. Il piano di monitoraggio dovrà verificare il cor- retto raggiungimento degli obiettivi della STC durante il progetto e anche dopo la fine dello stesso e fungere da base per un aggiornamento continuo della STC.