LA CAPRA BIONDA – L’importanza della razza autoctona nell’ambiente adamellino

Il progetto “LA CAPRA BIONDA: L’IMPORTANZA DELLA FAUNA AUTOCTONA NELL’AMBIENTE ADAMELLINO” si sviluppa nel contesto montano della provincia di Brescia e in particolare in Valsaviore, territorio composto da cinque comuni e ubicato perpendicolarmente alla medio alta Vallecamonica.
L’allevamento dei piccoli ruminanti ha rappresentato, per la storia dei territori montuosi italiani, un’attività zootecnica di indubbia importanza e ha da sempre avuto la funzione di consentire lo sfruttamento, attraverso pratiche più estensive, di pascoli meno ricchi, permettendo l’utilizzazione di nuove terre e, successivamente, l’introduzione di specie animali più esigenti.

Il settore caprino è fortemente caratterizzato dalla presenza, in Valle, di una razza autoctona, la “Capra Bionda dell’Adamello”, che contraddistingue fortemente anche le produzioni casearie perché con il suo latte viene prodotto un formaggio unico nel suo genere, il “Fatulì”, che ha riscosso particolari apprezzamenti dal mondo della ristorazione e della gastronomia in generale.

La “Capra Bionda dell’Adamello” è una specie ad alto rischio di estinzione. Questo rischio deriva dal progressivo imbastardimento della razza negli allevamenti montani, motivato dalla scarsa produzione di latte dei capi autoctoni (la capra bionda produce circa il 40 per cento di latte in meno rispetto ad altre specie di capre montane). Per questo motivo molti allevatori, che preferiscono avere una maggiore quantità di latte da lavorare anziché un prodotto unico nel suo genere, non solo non curano, ma nemmeno favoriscono la continuità della razza autoctona. L’impegno profuso negli ultimi anni dalle comunità locali per la salvaguardia di tale specie inizia a dare i primi, timidi risultati, ma non è ancora sufficiente per garantire una piena ripresa della diffusione e stabilità della razza sul territorio. Si prospetta quindi un danno elevatissimo sia all’economia locale (con la perdita dell’unicità di provenienza del latte, i suoi derivati diventano assimilabili a molti altri) che all’ecosistema (l’estinzione di una razza autoctona e l’abbandono progressivo dei pascoli ad essa dedicati).
Pertanto è stato deciso di investire nel presente progetto che saprà garantire un considerevole ritorno in termini ambientali oltre che di indotto e occupazione con la messa in funzione del Centro di tutela della razza autoctona “Capra bionda dell’Adamello” in apposito stabile situato in località Fresine nel territorio comunale di Cevo. L’azione veicolerà l’immagine della “Capra Bionda” come vera e propria risorsa per promuovere il territorio sia in termini faunistici che enogastronomici e quindi assicurare una crescita complessiva per il territorio di riferimento. Il centro non sarà soltanto una stalla per l’allevamento ma avrà appositi spazi (interni ed esterni) adibiti a caseificio, centro eventi, centro stabile di ricerca e didattica faunistica, spaccio.


Anno inizio
2015
Partenariato

PARTNER:

  • GAL VALLECAMONICA
  • COMUNITA’ MONTANA VALLECAMONICA
  • UNIONE COMUNI DELLA VALSAVIORE
  • “AGRICOLA ONLUS” SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE

SOSTENITORI ESTERNI:

  • GE.S.DI.MONT.
  • COOPERATIVA CISSVA
  • ASSOCIAZIONE ALLEVATORI “CAPRA BIONDA DELL’ADAMELLO”
  • ASSOCIAZIONE DEI PRODUTTORI DEL FORMAGGIO FATULI’ DELLA VALSAVIORE
  • ASSOCIAZIONE PROVINCIALE ALLEVATORI
Ente finanziatore
GAL Valle Camonica Val di Scalve
Team

Alberto Tamburini

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