21 Febbraio 2019

Stati Generali della Montagna: UNIMONT partecipa al tavolo dei tavoli degli 11 coordinatori

Martedì 19 Febbraio 2019 si è riunito, presso il Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie, il Tavolo dei coordinatori dei tavoli degli Stati Generali della Montagna per presentare al Ministro delle Autonomie e degli Affari regionali, Sen. Erika Stefani, i primi contributi e le prime idee emerse dagli 11 gruppi di lavoro.  

UNIMONT – Centro d’Eccellenza dell’Università degli Studi di Milano, in qualità di coordinatore del Tavolo “La cultura e la Scienza della Montagna” e co-coordinatore del Tavolo “Strategie macro-regionali UE e nuova programmazione comunitaria” ha partecipato al Tavolo dei coordinatori che ha visto la rappresentanza nazionale di tutti i componenti del modello della tripla elica, ossia: il mondo universitario, la pubblica amministrazione e l’impresa.

Per raccogliere le prime priorità e i primi suggerimenti per la definizione di una strategia sistematica per le montagne italiane, UNIMONT ha organizzato due momenti di confronto – in presenza e in aula virtuale – tra i membri di ciascun tavolo che coordina. Al Tavolo “La cultura e la Scienza della Montagna” sono intervenuti 28 partecipanti di nove Università, cinque Regioni, tre Centri di Ricerca, due Associazioni di Categoria, due Enti di Sviluppo e Promozione del Territorio, un Ente di Governance sovra regionale e un incubatore di imprese e al Tavolo “Strategie macro-regionali UE e nuova programmazione comunitaria18 partecipanti di nove Regioni, cinque Associazioni di Categoria, un Ente di Governance sovra regionale e un’Università.

Da questi primi incontri è emerso come le montagne possono essere un grande laboratorio per le sfide della società moderna. Attraverso il racconto delle sue peculiarità e delle sue risorse, la montagna deve uscire dall’ambito di marginalità ed essere protagonista del suo stesso sviluppo. È, quindi, necessario un buon coordinamento e una rete consolidata e stabile, in grado di unire le competenze e le conoscenze, collaborare e condividere buone pratiche, adottando tecnologie innovative e facendo leva sulle macro strategie europee e la nuova programmazione comunitaria, al fine di implementare azioni concrete per lo sviluppo dei territori montani sul livello nazionale.


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