Valorizzazione di un’antica varietà di mais della Valcamonica: il mais nero spinoso di Valle Camonica

L’Università della Montagna ricerca ed opera per preservare e promuovere la biodiversità caratterizzante Alpi e Appennini. Ricerche come quelle sulla varietà della specie Zea mays denominata “Mais Nero Spinoso di Valle Camonica” permettono di mappare prodotti unici e con essi l’identità, la storia e le tradizioni di un luogo.
L’indagine ha portato a scoprire come il “mais nero” sia tradizionalmente coltivato nei territori comunali di Esine, Piancogno e limitrofi (Valcamonica, BS) e ha fatto emergere testimonianze dirette da parte di alcuni agricoltori, permettendo di datare la coltivazione di questa varietà di mais tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo in località Annunciata del Comune di Piancogno.

La varietà – che ben si presta alla coltivazione in ambiente montano, anche a quote superiori ai 1000 metri, grazie alla sua rusticità e alla lunghezza media del ciclo vegetativo – può quindi essere considerata una varietà locale come indicato dalle linee guida nazionali per la conservazione della biodiversità vegetale (Decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del 6 luglio 2012).
Ad aprile 2015, l’Università della Montagna, congiuntamente ai Comuni di Esine e di Piancogno, ha avviato le pratiche per il suo inserimento nella sezione “varietà da conservazione” del Registro Nazionale di Specie Agrarie e Orticole (D.M. 17 dicembre 2010), lo strumento più importante per la tutela dell’agrobiodiversità nazionale. La procedura d’iscrizione si è conclusa con successo a a gennaio 2016 con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Ministeriale 14/12/2015: il mais nero spinoso presenta delle caratteristiche che lo rendono unico nel suo genere, dunque degno di tutela

A seguito dei recenti studi chimico-bromatologici e genetici condotti dai ricercatori dell’ Università della Montagna, la coltivazione del mais nero spinoso di Valle Camonica ha trovato nuovo impulso, suscitando l’interesse di vari agricoltori camuni che hanno deciso di coltivarlo.
La ricerca ha inoltre permesso di rilevare nella varietà proprietà antiossidanti capaci di prevenire malattie croniche (Casas et al., 2014) e ha oggi come focus quello di far emergere le caratteristiche dei prodotti derivati dalla farina di mais nero spinoso e le qualità antiossidanti di tali alimenti.


Anno inizio
2014
Partenariato

Ge.S.Di.Mont.
Comune di Esine
Comune di Piancogno

Ente finanziatore
Centro Ge.S.Di.Mont, UNIMONT - Università della Montagna (Università degli Studi di Milano)
Anno fine
2014
Team

Anna Giorgi, Luca Giupponi, Roberto Pilu

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