12 Luglio 2018

Escursione multidisciplinare per gli studenti di Biologia dell’Università del Piemonte Orientale nelle montagne del Parco del Monviso

Dal 27 al 29 giugno, venticinque studenti del corso di Laurea in Biologia del Disit di Alessandria hanno realizzato osservazioni ecologiche, campionamenti botanici e censimenti faunistici nel gruppo delle Alpi Cozie, all’interno di una convenzione tra il Parco del Monviso e l’Università del Piemonte Orientale.

Gli studenti hanno apprezzato molto il contatto diretto con aspetti della biologia che avevano incontrato solo sui testi, seguiti per la parte botanica dalla Prof.ssa Graziella Berta e dal Prof. Guido Lingua e per la parte zoologica ed ecologica dal Prof. Stefano Fenoglio. Oltre al personale UPO (Donata Vigani per il supporto logistico, la dottoressa Irene Pellegrino per i censimenti ornitologici, il Prof Mauro Patrone per alcuni aspetti biochimici e il Prof Davide Porporato per un interessante inquadramento antropologico dell’area) si sono succeduti numerosi interventi di personale tecnico esterno, come gli esperti di censimenti di ungulati del CACN1 e CACN2, gli ittiologi della Provincia di Cuneo, tecnici del Parco e ricercatori dell’Università di Torino.

I proff. Fenoglio, Lingua e Porporato sono inseriti nel progetto ITALIAN MOUNTAIN LAB, un progetto MIUR attivato da UNIMONT, Università del Piemonte Orientale e Università della Tuscia. Dopo una prima giornata introduttiva nel territorio di Crissolo, dedicata agli ecosistemi fluviali, ai boschi di larice e ai sistemi ipogei, il secondo giorno è stato caratterizzato da una lunga escursione dalle  sorgenti del Po al lago Chiaretto, con osservazioni sull’ecologia dei laghi glaciali, sulle specie pioniere e su alcuni endemismi come la Salamandra nera di Lanza (immortalata con un bellissimo contrasto cromatico sul nostro zainetto ufficiale!!!).

L’ultimo giorno è trascorso in alta valle Varaita all’interno del Bosco dell’Alevé, una foresta di Pino Cembro unica nel suo genere, caratterizzata da alberi che hanno sino a cinquecento anni di età, piccoli laghetti che contengono crostacei endemici e ampie radure popolate da ungulati. Gli studenti hanno scoperto che sulle nostre Alpi vivono piante carnivore ed orchidee, assieme ad insetti di antichissima origine e nuovi arrivi, come il lupo. Vedere e sperimentare direttamente sul campo quanto sinora spesso appreso solamente all’interno di un’aula o di un laboratorio ha costituito un’esperienza di grande interesse e di profonda importanza formativa per i futuri professionisti dell’ambiente.


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