16 Gennaio 2017

Partita la co-progettazione della Strategia Nazionale Aree Interne “Appennino Lombardo – Alto Oltrepò Pavese”

Più di 200 Innovatori, insieme agli amministratori dell’Alto Oltrepò Pavese, lanciano la sfida per lo sviluppo dell’Appennino Lombardo. Parte così la fase di co-progettazione tra territorio, Regione Lombardia e Comitato nazionale Aree interne per la costruzione della Strategia Nazionale Aree Interne “Appennino Lombardo – Alto Oltrepò Pavese”.

Dai primi di gennaio 2017 infatti è partito il lavoro di attivazione e coinvolgimento dei soggetti territoriali che avrà la durata di circa 9 mesi, con il supporto tecnico dell’Università della Montagna, confermato dalla Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese.

Una grandissima partecipazione ha accompagnato l’avvio, lo scorso 10 gennaio a Varzi (PV), della Strategia Nazionale Aree interne “Appennino Lombardo – Alto Oltrepò Pavese” alla presenza di Ugo Parolo, Sottosegretario alla Presidenza con delega ai Rapporti con il Consiglio regionale, Politiche per la Montagna, Macroregione Alpina (Eusalp), ai Quattro Motori per l’Europa e alla Programmazione negoziata e di Giovanni Carrosio membro del Comitato Tecnico Nazionale Aree interne.

L’incontro di lancio della fase di co-progettazione della Strategia Nazionale Aree interne è stato caratterizzato, come ha sottolineato in apertura dal sindaco del Comune Capofila di Varzi Gianfranco Alberti, da un grande coinvolgimento e partecipazione di tutti gli attori del territorio e dalla manifestazione della forte volontà di fare squadra per affrontare e vincere la sfida di dare una forte e concreta strategia di sviluppo all’Alto Oltrepò Pavese.

In questi primi mesi di lavoro si partirà dall’analisi ed ascolto del territorio al fine di definire i risultati attesi e la visione complessiva per invertire le tendenze critiche in atto (Spopolamento, Invecchiamento della popolazione, dissesto idrogeologico, sfilacciamento delle reti interne ed esterne all’area, depauperamento materiale e immateriale, inaccessibilità dei patrimoni ambientali e culturali, abbandono delle attività agricole e produttive) e si concluderà costruendo una strategia di sviluppo finale in co-progettazione con Regione Lombardia e Comitato Nazionale Aree Interne.

La sfida è partita, adesso al lavoro!


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