15 Ottobre 2015

I giovani imprenditori di montagna parlano alle Istituzioni

A Milano Montagna, Unimont ha portato in primo piano il risultato di molti anni di lavoro: la montagna dei giovani appassionati, preparati, determinati e coraggiosi che fanno impresa e sono contenti della loro scelta, in marcia verso la realizzazione di un sogno. “E’ questo che rende la vita un cammino bellissimo, anche se difficile e faticoso. Altro che marginalità”, afferma Anna Giorgi, direttrice di GeSDiMont – Università della Montagna (UNIMI) in cui molti di questi giovani si sono formati.

Giovedì 8 ottobre, nell’incontro “Giovani in action: montagna e impresa” moderato da Alma Grandin, capo-servizio del TG1 online, è emerso con forza tutto questo.
A Milano, sotto al Duomo, 12 giovani hanno raccontato ai tanti “consumatori” della montagna, a coloro che la vogliono trovare bella, buona e comoda che senza il loro coraggio, il divertimento non potrebbe davvero esistere tra le cime.
Giacomo Rovida – che si laurerà nei prossimi mesi all’Università della Montagna – si sta formando per praticare la professione di guida alpina e ha conseguito già il patentino di guida di mountain bike. Giampaolo Uristani, Alessandro Corrieri, Erika Petruzzi Battaglini e Tommaso Corrieri hanno presentato il progetto “Orsigna”, un vero e proprio recupero multi-funzionale di una valle. Giacomo Perletti ha fatto una cosa simile con la Contrada Bricconi, seguendo l’intuizione di realizzare in questo luogo un’azienda agricola di montagna. Giorgio Masio, vincitore di ReStartApp 2014, ha spiegato come le sue birre “partano dai semi” e come l’obiettivo sia quello di attivare anche le terre dell’Appennino. Mattia Ortelli, cresciuto tra le montagne della Valtellina, ha inventato uno strumento per l’analisi dei ghiacciai e la sua attività è oggi sponsorizzata da alcune ditte leader nel settore dell’alpinismo. Sonia Spagnoli è titolare dal 2010 dell’Azienda Agricola “La Casera” di Gianico (Valle Camonica – Brescia), la cui peculiarità è la monticazione in alpeggio (Val Gabbia – ERSAF Lombardia) nei mesi estivi. E’ stata protagonista del documentario: “Di padre in figlia” ideato da ERSAF. Andrea Campi propone una delle novità più interessanti (e curiose) che sta spopolando in montagna: Snood Kitchen è un gatto delle nevi la cui cabina è attrezzata per cucinare fino a -30°. Andrea porta i sapori genuini e naturali in alta quota per legare la neve all’arte culinaria. Fabiano Monti, maestro di snowboard e osservatore nivologico, sviluppa oggi strumenti per la previsione valanghe presso l’SLF di Davos. Giulia Venturelli è un’aspirante guida alpina e pratica l’alpinismo in tutte le sue dimensioni: roccia, vie di misto, ghiaccio, alta montagna e sci alpinismo. La gioia e l’entusiasmo per queste attività l’hanno spinta a cercare di fare di questa mia passione una professione. Giuseppe Giovannoni fa l’alpeggiatore e gestisce un gregge di 250 capre orobiche per conto di una quindicina di piccole aziende di montagna. Da quest’anno insieme ad altri allevatori di Lecco e Bergamo, ha creato l’“Associazione produttori formaggi di capra orobica”, ottenendo il Presidio Slow Food. Michele Bariselli è oggi vicepresidente di Assorifugi Lombardia e in diciasette anni di lavoro ha reso il Rifugio Quinto Alpini una perla nell’Alta Valtellina.  Valentino Bonomi gestisce l’Azienda Agricola San Faustino nel Parco dell’Adamello, offrendo a chi cerca il gusto e la qualità tipica della tradizione, prodotti a KM zero.

Le istituzioni presenti (ERSAF, Regione Lombardia, Fondazione Montagne Italia e Fondazione Garrone) – a cui è stato chiesto di ascoltare le esperienze dei giovani e di intervenire solo alla fine, hanno presentato quello che di concreto la loro istituzione sta facendo per i giovani imprenditori e per la montagna.

L’incontro ha lasciato tutti i presenti con due consegne importanti: formare con qualità nuovi imprenditori e classe dirigente per le montagne e divulgare, informare, educare la collettività al valore del lavoro e del ruolo di chi vive in montagna.


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